percorso: Home

Storia

La fondazione e gli anni d'oro: le due stagioni in massima serie (1908-1924)

Il Derthona Foot Ball Club fu fondato nel maggio del 1908 e come ragione sociale venne ripreso l'antico toponimo latino della città di Tortona. Un gruppo di convinti sostenitori del gioco del pallone decise di dar vita ad una squadra che potesse essere, da un lato, portacolori della città e, dall'altro, punto di riferimento per gli appassionati vecchi e nuovi di questo sport. Primo presidente della società è il capitano di cavalleria Luigi Bajardi, animatore infaticabile di iniziative e gruppi sportivi. Le maglie sono bianconere con il preciso intento di fondere i colori della Pro Vercelli (bianco) e del Casale (nero), le nuove potenze calcistiche dell'epoca, e per evidenziare la volontà di imitare il loro stile di gioco. La sede: il "Bar Gambrinus". Il campo: a volte Piazza Milano, a volte l'ex Cartiera, a volte il cortile della Caserma Passalacqua.

Dal 1908 al 1914 la società condusse attività a carattere episodico, ma i bianconeri vinsero la stragrande maggioranza degli incontri disputati, anche contro compagini di maggiore esperienza. La prima partecipazione del Derthona a un campionato “ufficiale” risale al 1914-15, Promozione Piemonte (secondo livello, dietro la Prima Categoria). La prima partita in assoluto fu Derthona-Astense 1-3, 24 gennaio 1915, giocata in un campo tracciato in zona Dellepiane. Dopo tre sconfitte (le successive con la squadra Unione Sportiva Vercellese), il campionato venne interrotto per motivi bellici.

Nel primo dopoguerra la società venne rifondata grazie all’impegno del Tenente Edmondo Zavattari, che assunse la carica di presidente, ed Armando Bellolio, già giocatore nel Derthona nel 1915 e poi all’Enotria Goliardo e per una stagione al Milan, storico capitano e condottiero dei leoncelli fino al 1927. Nel 1921-1922 si affiliò alla Confederazione Calcistica Italiana (CCI), sorta in contrapposizione alla FIGC e che radunava i club favorevoli a una organizzazione dei campionati a struttura nazionale, iscrivendosi in Seconda Divisione. Vincendo il girone piemontese di Seconda Divisione, si qualificò al girone finale della Lega Nord, in cui si impose primeggiando su Balilla (squadra genovese), Sport Club Italia (Milano) e Nazionale Emilia. Nel frattempo, FIGC e CCI si accordarono per una riunificazione dei campionati per l’anno successivo (con il cosiddetto Compromesso Colombo), quindi per essere promossi in Prima Divisione (la massima serie dell'epoca), fu però necessario scontrarsi in spareggi di qualificazione contro società di massima serie, e il Derthona fu sorteggiato contro L.R. Vicenza e Treviso. Il 9 luglio 1922 a Legnano il Derthona travolse 4-0 il Vicenza condannandolo alla retrocessione e si qualificò così al turno successivo contro il Treviso: battendolo per 1-0 in entrambe le gare, il Derthona ottenne una storica promozione.

Nella stagione 1922-1923 la squadra iniziava così a vivere i suoi anni d'oro, con la partecipazione al campionato di Prima Divisione girone B. In quell'anno il Derthona affrontò squadre come Juventus, Milan, Genoa, Bologna, Udinese e Spezia. Proprio con quest'ultima, il 1º luglio 1923, allo stadio Luigi Ferraris di Genova si disputò lo spareggio per la salvezza, una partita molto particolare: non essendo ancora stati introdotti i rigori per sciogliere il pareggio, si giocò per ben 207 minuti (3 ore e 27 minuti, record per le partite a oltranza), fino alla sospensione della partita per oscurità. La partita si ripeté una settimana dopo con il risultato di 3-2 in favore dello Spezia, condannando i tortonesi alla retrocessione.

Il Derthona rimase, tuttavia, in Seconda Divisione solo una stagione: guidati dal trainer Carlo Oddone, nel 1923-1924 i Leoncelli raggiunsero il primo posto finale nel girone A (piemontese-lombardo), qualificandosi quindi al girone finale Lega Nord, in cu primeggiarono con autorevolezza sui vincitori degli altri gironi di Lega Nord (Reggiana, Olympia Fiume, Sestrese e Mantova). Battendo per 8-0 la Juventus Italia di Milano all'ultima giornata, il Derthona ritornò in Prima Divisione. Ma la permanenza in massima serie durò ancora appena una stagione: a causa del 13º posto nel girone B, i tortonesi furono retrocessi in Seconda Divisione, nonostante una grande rimonta nel girone di ritorno (da segnalare le dieci reti di Carlo Crotti, primo cannoniere in maglia bianconera).


Gli anni dell'anteguerra (1925-1943)

Nell'estate del 1925 venne deciso di istituire a partire dal 1926-1927 un nuovo campionato di massima serie a sedici squadre, la Divisione d'Onore (poi ribattezzata Divisione Nazionale), a cui si sarebbero classificate le migliori otto dei due gironi di Prima Divisione 1925-1926; al campionato di Prima Divisione 1926-1927, declassato a campionato cadetto, si sarebbero qualificate le otto escluse dalla Divisione d'Onore, a cui si sarebbero aggiunte le migliori quattro di ogni girone di Seconda Divisione. Nel 1925-1926 il Derthona si classificò al 2º posto nel girone A Seconda Divisione, venendo così ammessa al nuovo campionato cadetto di Prima Divisione.

Nella stagione 1926-1927 il Derthona lottò invece per non retrocedere, classificandosi 8º nel girone A di Prima Divisione. Venne eliminato al secondo turno di Coppa Italia, torneo poi annullato. Nella stagione 1927-1928, a causa del 9º posto nel girone A di Prima Divisione, venne retrocesso sul campo in Seconda Divisione, poi ripescato per allargamento quadri. Nella stagione 1928-1929 si classificò 4º nel girone B di Prima Divisione. Il campionato di Prima Divisione venne declassato a campionato di terza serie a causa della divisione del campionato di Divisione Nazionale in Serie A e Serie B.

Nella stagione 1929-1930, vinse il girone B di Prima Divisione, dopo una lunga lotta al vertice con l’AC Comense (nuova denominazione del Como Football Club), venendo così promosso in Serie B conquistando, per la prima volta, il diritto a disputare un campionato nazionale a girone unico: grandi protagonisti furono gli attaccanti Pietro Ferrari e Pietro Taverna, autori insieme di quasi 50 reti in 28 giornate!). Dopo appena una stagione tra i cadetti, tuttavia, il Derthona, chiudendo il torneo cadetto al 17º posto, fece immediato ritorno in Prima Divisione. Dopo una stagione di transizione, nella quale non fu mai in lotta per la promozione (6º posto nel girone D di Prima Divisione), la squadra tortonese nella stagione 1932-1933 vinse il girone D di Prima Divisione, prevalendo di un solo punto su Alessandria B e Savona, ancora con Ferrari capo-cannoniere, 22 reti in 26 partite), anche se nelle finali non riuscì a centrare sul campo la promozione, concludendo solo terza nel girone finale C (dietro Viareggio e Vicenza). Venne comunque promossa d'ufficio in Serie B per allargamento quadri (istituzione del campionato di B a due gironi). Nella stagione 1933-1934, tuttavia, il Derthona non riuscì ad evitare la retrocessione, chiudendo al 13º posto il girone A di Serie B. La retrocessione fu però annullata per riforma campionati. La retrocessione fu comunque rinviata solo di un anno: nel 1934-35, dopo un buon inizio (a metà del girone di andata i Leoncelli sono a centro-classifica e sembrano in grado di mantenere la categoria), i risultati cominciarono a declinare, fino a diventare una definitiva rotta. Nell’ultima giornata, a Pisa, il Derthona subisce la sconfitta più pesante della sua storia (8-0), terminando il torneo cadetto al 15º posto e retrocedendo definitivamente in Serie C.

Nelle stagioni successive il Derthona non riuscì mai più a lottare per la promozione in B, rischiando anzi di retrocedere più volte in Prima Divisione Regionale. Nella stagione 1936-1937, classificandosi 16º nel girone C di Serie C, venne retrocesso sul campo, salvo poi essere ripescato. La retrocessione fu solo rinviata di due anni: nel 1938-1939, a causa del 14º posto nel girone B di Serie C, la squadra precipitò addirittura in Prima Divisione regionale.
Per due stagioni il Derthona dovette subire l'onta di giocare in Prima Divisione piemontese, prima di ritrovare la Serie C al termine della stagione 1940-1941. Nel 1941-1942 e nel 1942-1943 il Derthona militò in Serie C piazzandosi a metà classifica, prima che i campionati venissero sospesi per via della seconda guerra mondiale.


Gli anni del dopoguerra: l'era Franzosi e la costruzione dello Stadio (1945-1960)

Il periodo post-bellico, dal 1945 al 1960, rappresentò per il Derthona FBC una fase cruciale di ricostruzione e ascesa, dominata dall'illuminata presidenza di Pietro Franzosi e culminata nella storica edificazione dello stadio comunale. La ripartenza fu immediata: dopo la sospensione bellica, nel 1945 i bianconeri furono subito protagonisti, venendo ammessi al campionato di Serie C nella stagione 1945-46. Il Derthona restò in Serie C per tre anni, sfiorando in un caso anche la promozione, un risultato notevole per l'epoca.

Il vero slancio, e l'inizio di una nuova era, si aprì nel 1955 con l'arrivo del Commendator Pio Franzosi alla presidenza. Inizialmente, la sua guida non sembrò produrre risultati immediati. Tuttavia, dopo l'esonero del trainer Bianchero, sostituito dall'allenatore-giocatore Mario Pietruzzi, il Derthona iniziò un girone di ritorno travolgente. Questo portò i bianconeri a piazzarsi al secondo posto nel Campionato di 1ª Divisione, dietro al Moto Alpino, un piazzamento che testimoniava la ritrovata competitività.

Sotto la guida di Franzosi, il Derthona non solo consolidò la propria posizione, ma per la prima volta nella sua storia ebbe uno sponsor ufficiale: la ditta O.M.T., di proprietà dello stesso Franzosi. Il prestigio del presidente e della sua azienda favorì anche un maggiore interessamento da parte dell'ente locale. Fu proprio l'Amministrazione Comunale che, grazie anche a questo rinnovato slancio, decise definitivamente di dare il via ai lavori per la costruzione del campo sportivo sul Castello.

Tra i nomi che spiccarono in quegli anni, oltre a Mario Pietruzzi in veste di giocatore e allenatore, si ricordano figure come l'attaccante Aldo Piccoli, prolifico marcatore, e il difensore Giuseppe "Pino" Bisi, autentica bandiera e simbolo di attaccamento alla maglia.

I lavori per il nuovo stadio, che oggi porta il nome di Fausto Coppi, furono conclusi dopo circa due anni. L'inaugurazione dell'impianto avvenne nel 1959 in occasione della partita Derthona – Aosta 2-1 e fu un evento epocale per Tortona, fornendo al Derthona una casa prestigiosa e un vero centro di aggregazione. L'era Franzosi vide il Derthona stabilmente protagonista nella Promozione e poi nella neonata IV Serie (l'attuale Serie D), gettando le basi per le future glorie e consolidando il Derthona FBC 1908 nel cuore della sua gente.


La scalata alla Serie C (1960-1969)

Il decennio che va dal 1961 al 1970 è scolpito nella storia del Derthona FBC come il periodo della "scalata alla Serie C", un obiettivo lungamente accarezzato, che finalmente si concretizzò. Dopo gli anni di consolidamento sotto la presidenza Franzosi e con un nuovo prestigioso stadio (nel 1962 fu completata anche la copertura dalla tribuna), i bianconeri erano pronti per il grande salto.

All'inizio degli anni '60, il Derthona militava stabilmente in Serie D, allora denominata IV Serie, un campionato competitivo e di alto livello. La squadra, forte di un mix di giocatori locali talentuosi e innesti mirati, iniziava a mostrare una maturità calcistica superiore. Nel frattempo, le gesta di autentiche bandiere come Torti, Codevilla e Zucconi, insieme a un prolifico attaccante come Angelo Vignali e al regista di centrocampo Franco Goracci, mantennero sempre desto l'entusiasmo dei tifosi. Il loro impegno e la loro bravura furono fondamentali per il percorso di crescita.

La determinazione del club, sostenuta da una tifoseria sempre più numerosa e appassionata che affollava lo Stadio Fausto Coppi, divenne palpabile. La dirigenza, con la spinta dell'ormai consolidata struttura societaria, lavorò incessantemente per costruire una squadra capace di dominare il proprio girone.

Dopo aver sfiorato il successo nel campionato 1967-68 (secondo posto dietro la Cremonese del giovane Emiliano Mondonico e aggiudicazione della Coppa Disciplina di Serie D), la stagione chiave fu il 1968-1969: sotto la guida di un allenatore capace come Ubaldo Narducci, il Derthona disputò un campionato memorabile. Con prestazioni solide in casa e vittorie importanti in trasferta, i bianconeri si imposero come la forza dominante del girone. La città di Tortona visse un'attesa febbrile, partita dopo partita, sentendo che l'impresa era a portata di mano. Finalmente, al termine di quella storica stagione, il Derthona FBC conquistò la promozione in Serie C con il pareggio 0-0 a Borgosesia del 25 maggio 1969, dopo una lunga sfida al vertice con l’Omegna, alla presenza di più di mille tifosi toronesi impazziti di gioia. Il ritorno nella terza serie nazionale rappresentò un traguardo eccezionale, celebrato con un entusiasmo travolgente da tutta la comunità tortonese. Protagonisti della stagione furono il capitano Paolo Gorla, l’avvocato centrocampista Luigi Zonda, lo scattante terzino Alessio Romanini, il cannoniere Roberto Bisio, con una pattuglia di tortonesi doc come “cavallo pazzo” Bruno Nordio, i difensori Piero Gastaldi e Mauro Muratori, il centrocampista Mario Colondri, il portiere (di riserva) Luciano Riva. La promozione in Serie C non fu solo un successo sportivo, ma consolidò il ruolo del Derthona come simbolo dell'orgoglio e della vitalità di Tortona nel panorama nazionale, inaugurando un periodo di stabilità ad alti livelli calcistici.


Cinque anni in terza serie, il Derthona tra i grandi (1969-1974)

L’impatto con la Serie C nel campionato 1969-70, al cospetto di club blasonati come Triestina, Udinese, Padova, Venezia e Pro Patria, è subito in salita, con tre sconfitte consecutive; ma una volta superato lo scotto della matricola, i Leoncelli prendono un buon ritmo e raggiungono una meritata salvezza. Si distingue nella stagione l’estroso Giuseppe (Pino) Cogliandro, autore di 8 reti. La stagione successiva (1970-71) è più tribolata, caratterizzata dal cambio di allenatore in corso (Giovanni Mialich, poi Carlo Cosola), ma si conclude con un sofferto mantenimento della categoria. La terza stagione (1971-72) è invece la migliore, con i Leoncelli, allenati da Cesare Campagnoli, che si ergono a protagonisti in un campionato molto livellato, esprimendo un livello ineguagliato di gioco, anche a detta degli esperti del settore.

A un paio di mesi dalla fine del campionato, il Derthona dopo aver sconfitto la capolista Lecco, la Pro a Vercelli e il Treviso al Coppi, si ritrova a soli quattro punti dalla testa della classifica, in piena corsa per la promozione in Serie B, grazie alle magie di Giovanni Ardemagni, forse il giocatore più talentuoso che abbia mai calcato il terreno del Coppi, alle parate di Umberto Domenghini, alla puntualità a rete di Michele Solbiati e alla solidità difensiva di Pierluigi Consonni. Tortona sogna ad occhi aperti, poi una frenata riporta il Derthona a centro classifica, ma rimarrà il ricordo di una squadra in grado di far tremare le grandi compagini che popolavano quel girone. La stagione successiva (1972-73), partita con grandi ambizioni, si rivela invece alquanto complicata: la salvezza arriva solo all’ultima giornata, con la vittoria sul Piacenza. Sugli scudi il centrocampista Antonio Cipelli (9 reti), da sottolineare il doppio pareggio imposto al Parma, che vincerà il campionato (0-0 al Coppi e 1-1 al Tardini, rete del giovane Leopoldo Solbiati). Nel 1973-74, quasi ineluttabilmente, arriva invece la retrocessione. Questa volta non basta affidare la guida tecnica all’inossidabile Carlo Cosola, dopo una serie di sconfitte la squadra viene relegata in ultima posizione e deve dare l’addio alla terza serie.


I favolosi anni 80 tra Serie C1 e Serie C2 (1974-1991)

Dopo una retrocessione dalla Serie D avvenuta nel 1974, il club affrontò un necessario decennio di assestamento e profonda riorganizzazione interna. Questo periodo di transizione fu cruciale per gettare le basi delle future ambizioni. Fu con la riforma dei campionati di calcio avvenuta alla fine degli anni '70 che il Derthona si ritrovò a competere nella neonata Serie C2, un palcoscenico che, pur essendo il quarto livello del calcio italiano, era estremamente competitivo e professionalizzante.

Il vero e proprio slancio, quello che diede il via al periodo più "favoloso" di questo racconto, arrivò con l'inizio degli anni '80. La stagione 1980-81, ad esempio, sotto la guida attenta dell'allenatore Giorgio Veneri e con il presidente Paolo Raviola alla guida della società, vide il Derthona classificarsi al quindicesimo posto nel girone A della Serie C2. La squadra riuscì a centrare una salvezza cruciale, evitando la retrocessione nel campionato Interregionale grazie a una migliore classifica avulsa negli scontri diretti. Questo risultato fu fondamentale per mantenere il club nei ranghi del calcio professionistico e continuare il percorso di crescita.

Le ambizioni del club rimasero costantemente alte e il lavoro di squadra, sia in campo che dietro le quinte, portò a risultati sempre più promettenti. La stagione 1984-85 è un esempio lampante di questo progresso: fu un'annata particolarmente brillante che resta ancora viva nella memoria collettiva dei tifosi. La squadra si classificò al quarto posto in Serie C2, un piazzamento eccellente che la portò a soli tre punti dalla tanto agognata promozione. Quella formazione vedeva schierati in campo nomi che sarebbero diventati veri e propri simboli per i sostenitori, come il portiere Giambattista Piacentini, la “mente” Alessandro Salvioni, l’ala destra Rocco Pagano (poi destinato a una grande carriera in serie A), il centrocampista Corrado Ravazzolo, il fantasista Riccardo Cenci (poi anche alla Lazio) e il tortonese in difesa Claudio Gabetta, giocatori che hanno saputo interpretare al meglio lo spirito bianconero.

Il culmine di questo intenso e memorabile periodo d'oro arrivò trionfalmente nella stagione 1986-87: la squadra, guidata ancora una volta con maestria da Angelo Domenghini, autore di un'impresa eccezionale, vinse il campionato di Serie C2. Quella stagione fu contrassegnata da una grande regolarità per i colori bianconeri: i leoni si portano subito in vetta grazie a una serie di vittorie casalinghe, culminate con il successo con la forte rivale Torres di Sassari (che schierava un giovanissimo Gianfranco Zola). Dopo il pareggio casalingo, giocato sotto una fitta nevicata, contro il favoritissimo Novara, il Derthona continuò a difendere le prime posizioni, per poi accelerare il passo nel girone di ritorno: fondamentali furono le vittorie contro il Casale e la Massese in casa, in Toscana contro la Cuoiopelli e a Civitavecchia. Il trionfo si celebrò nell’ultima giornata (7 giugno 1987) a Chiavari: contro l’Entella bastò un pareggio per sancire il secondo posto e la promozione in serie C1, nel tripudio di seicento tifosi tortonesi al seguito. Tra gli eroi della stagione si fecero notare il portiere Paolo Longo, capace di giocare le ultime partite della stagione con una costola fratturata, il mastino difensivo Maurizio Dozzi, il centrocampista d’ordine Paolo Lussignoli, l’ala destra imprendibile Gaspare Uzzardi, la classe in avanti di Riccardo Gori e la grinta del bomber Luciano Ferla, autore della rete decisiva, per gli esiti del campionato, a Novara alla terz’ultima giornata.

La promozione fu conquistata con merito, rendendo la Serie C1 una realtà per Tortona. Questa storica impresa segnò l'apice di un decennio che vide i colori bianconeri affermarsi con forza e determinazione nel calcio professionistico.

La permanenza in Serie C1 si rivelò, come prevedibile, piuttosto ardua. Nel primo campionato di Serie C1, girone A (1987-88), affidata la guida tecnica all’esperto tecnico Ambrogio Pelagalli, il Derthona affrontò vere e proprie corazzate come Spezia, Livorno, Vicenza ed Ancona. L’inizio fu molto complicato e i Leoncelli riuscirono a conquistare la prima vittoria solo alla dodicesima giornata, contro il Lanerossi Vicenza, grazie alla rete di Gori su rigore e alle parate dello straordinario portiere Giorgio Nasuelli. Grazie a un buon girone di ritorno, arrivò la salvezza con la vittoria a Reggio Emilia contro la Reggiana alla penultima giornata. Nella stagione successiva (1988-89), l’esplosione come cannoniere di Riccardo Gori (13 reti) e del talento di casa sulla fascia Cristiano Patta permise di accarezzare per qualche tempo sogni di gloria, a pochi passi dalla vetta, poi una serie di risultati negativi ricacciarono i bianconeri nella lotta per non retrocedere, conclusa felicemente ancora una volta grazie alla vittoria contro il Montevarchi in casa per 4-2. La terza stagione (1989-90) non andò, invece, bene. Gli addii di alcuni dei protagonisti delle precedenti stagioni, il lungo infortunio del portiere Nasuelli e una serie di partite sfortunate, segnarono negativamente la stagione, che si concluse con una retrocessione in serie C2 (diciottesimo e ultimo posto), nonostante la classe mostrata dal centravanti Claudio Pelosi.


Il crollo e la rinascita (1991-1995)
Questo fu l'inizio di una serie di 4 retrocessioni consecutive. Gli anni successivi videro infatti un vero e proprio "crollo": dalla Serie C2, con avvicendamenti in panchina tra Angelo Domenghini e Natalino Fossati, il Derthona retrocesse nel Campionato Interregionale nella stagione 1990-91 (16º posto). La caduta continuò, portando la squadra in Eccellenza Piemonte-Valle d'Aosta nel 1991-92 (16º posto, con Umberto Domenghini e Antonio Simoniello in panchina) e, infine, in Promozione nel 1992-93 (16º posto, perdendo lo spareggio salvezza). Un tracollo che portò il Derthona dal calcio professionistico ai livelli più bassi del dilettantismo in pochi anni.

Tuttavia, proprio quando la situazione sembrava più critica, si innescò la "rinascita". Con una determinazione ammirevole, il Derthona seppe rialzarsi. La stagione 1993-94 vide la squadra, guidata da Luigi Manueli, vincere il girone C della Promozione Piemonte-Valle d'Aosta, conquistando una meritata promozione in Eccellenza. L'anno successivo, nella stagione 1994-95, i Leoni replicarono l'impresa: sotto la guida di Manueli (poi Franco Della Donna), vinsero il girone A dell'Eccellenza Piemonte-Valle d'Aosta con un brillante primo posto (43 punti, 51 gol fatti e solo 16 subiti), ottenendo la promozione nel Campionato Nazionale Dilettanti (l'attuale Serie D).

Questo biennio di doppie promozioni consecutive fu un segnale forte di vitalità e un ritorno salutato con sollievo ed entusiasmo dalla piazza tortonese, ridando lustro a un blasone che sembrava offuscato. Il Derthona dimostrò che, anche dopo le cadute più rovinose, la passione e l'impegno possono sempre portare a una gloriosa risalita.


Gli anni 2000 ed il fallimento (1995-2016)
Le prime stagioni nel Campionato Nazionale Dilettanti (CND, poi Serie D) furono di assestamento. Il Derthona si mantenne nella categoria, alternando campionati di media classifica a qualche piazzamento più ambizioso. Fu un periodo in cui si cercò di consolidare la posizione raggiunta, ma la Serie D era un torneo impegnativo, che richiedeva risorse e programmazione. Nonostante gli sforzi, il club non riuscì più a spiccare il salto verso la Serie C.

Con il passare degli anni, le difficoltà si fecero via via più pressanti. La gestione economica divenne sempre più complessa, e la mancanza di solidità finanziaria iniziò a riflettersi anche sui risultati sportivi. Si susseguirono diversi presidenti e allenatori, come Manuele Domenicali (1999-2001) e Andrea Icardi (2003-2004, 2005-2006), in un tentativo continuo di trovare la formula giusta per il rilancio o almeno per una stabilità duratura.

Un momento chiave fu la stagione 2006-2007: il Derthona, divenuto Associazione Sportiva Dilettantistica (ASD) e guidato in panchina da Stefano Civeriati (poi Francesco Musumeci), partecipò per il quinto anno consecutivo al campionato di Eccellenza regionale. Tuttavia, proprio in quella stagione, con la vittoria all’ultima giornata ad Acqui Terme per 2-3, la squadra riuscì finalmente a vincere il campionato, tornando così in Serie D.

Dopo tre anni di militanza in Serie D, nella stagione 2009-2010 il Derthona, che vide una gestione societaria critica con il susseguirsi di presidenti tra cui Vittorio Massano, Stefano Banfo, Giuseppe Del Moro e Sergio Teducci, finì terzultimo e retrocesse nuovamente, salvo poi essere ripescato in virtù del suo lignaggio e della sua storia.

Dalla stagione 2012-2013, sotto la guida del presidente Flavio Tonetto ed in seguito Riccardo Sonzogni, il Derthona militò nel campionato di Serie D con alterne fortune, in un ambiente sempre più precario. La crisi economica generale e le difficoltà specifiche del calcio dilettantistico ebbero un impatto devastante sul club. Nonostante la passione di dirigenti, tifosi e giocatori, la situazione degenerò progressivamente. Il culmine di questo lento e inesorabile declino arrivò nel luglio 2016, quando la società, ormai gravata da pesanti debiti e impossibilitata a garantire la continuità sportiva ed economica, rinunciò dolorosamente all'iscrizione al campionato, cessando di fatto l'attività sportiva.

Dopo qualche mese di quiescenza, nel gennaio 2017 ne venne dichiarato ufficialmente il fallimento. Fu un colpo durissimo per la città di Tortona e per tutti coloro che avevano a cuore i colori bianconeri. Il Derthona FBC 1908, dopo più di un secolo di storia, giunse ad un epilogo doloroso che segnò la fine di un'era.

La rinascita con l'HSL Derthona (2017)

Un gruppo di Tifosi tortonesi, legati in modo indissolubile alla maglia bianconera e allo storico leone rampante, durante l'intera stagione 2016-2017 senza calcio in città si organizzò con determinazione e costituì la Societa Hic Sunt Leones Derthona, previo cambio di denominazione e sede sociale della previgente Unione Sportiva Dilettantistica Villaromagnano, militante in Prima Categoria.
La tifoseria, che già nel 2015 aveva ottenuto la licenza di uso esclusivo dello storico marchio del leoncello tramite il trust Noi siamo il Derthona, si schierò compatta sin dall'inizio a sostegno dell'HSL Derthona, concedendole l'uso della simbologia e riconoscendola quale unica rappresentante della tradizione sportiva tortonese.

La stagione 2017-2018 iniziò con la vittoria della Coppa regionale Piemonte e Vda e del proprio girone di Prima Categoria, a seguito di un prolungato duello con il BonBon Lu, risoltosi solo previa disputa di uno spareggio; analogamente vittoriosa è la stagione successiva in Promozione, quando i "leoncelli" hanno centrato ancora l'accoppiata campionato-coppa, guadagnandosi il ritorno in Eccellenza.
Nella stagione 2019-2020, trovandosi primo nel proprio girone d'Eccellenza (a pari punti col Saluzzo) al momento della sospensione delle attività sportive a causa dell'emergenza COVID-19, l'HSL Derthona viene dichiarato vincitore del raggruppamento per scontri diretti favorevoli e ottiene la terza promozione consecutiva, acquisendo il diritto di partecipare alla Serie D.

La stagione 2020-2021 si rivela complessa: il Derthona lotta nel girone A, chiudendo al 13º posto. Un periodo non facile culmina con l'avvicendamento in panchina: Luca Pellegrini cede il posto a Giovanni Zichella alla 24ª giornata, un segnale della volontà della società di dare una scossa.

È nella stagione 2021-2022 che la squadra mostra un volto diverso, sorprendendo molti e chiudendo l'annata con un lodevole 6º posto nel girone A. Un risultato che riaccende l'entusiasmo e permette di mettere in mostra talenti come l'attaccante Cherif Diallo. Il giovane liberiano, con le sue prestazioni, si guadagna persino una convocazione nella Nazionale del suo paese, un vero fiore all'occhiello per il Derthona. La fine di quella stagione segna anche un momento storico per la società: il 5 luglio 2022, viene riacquisita l'originale e amata denominazione di A.S.D. Derthona Foot Ball Club 1908, un ritorno alle radici che rafforza l'identità del club.

Le annate successive, però, riportano i bianconeri nella lotta per la salvezza. La stagione 2022-2023 vede il Derthona chiudere al 16º posto nel girone A di Serie D. La permanenza in categoria è garantita solo grazie a una cruciale vittoria nei play-out contro la Castanese. Un successo sudato, frutto anche di una certa instabilità tecnica, con ben tre allenatori – Fabio Fossati, Marcello Chezzi e Fabrizio Daidola – che si alternano sulla panchina nel corso della stagione.

Anche la stagione 2023-2024 replica il copione dell'anno precedente. Il Derthona chiude al 15º posto nel girone A, trovandosi nuovamente a disputare i play-out. L'ennesima prova di carattere arriva con la vittoria decisiva contro l'Alba, che sigilla un'altra salvezza fondamentale. La guida tecnica vede la conferma iniziale di Fabrizio Daidola, che poi lascia il posto a Stefano Turi dalla 27ª giornata, a testimonianza di una ricerca costante della formula vincente per mantenere la categoria.

L'annata 2024-2025, sempre sotto la guida del tecnico toscano Stefano Turi vede i leoncelli concludere la stagione al 12esimo posto, con la punta Mattia Mencagli che trascina i suoi alla salvezza diretta mettendo a segno ben 20 reti.

Cronistoria del Derthona Fbc 1908

1908 - Nasce il Derthona Foot Ball Club.

1908-1914 - Attività a carattere locale.

1914-1915 - Estemporanea partecipazione in Promozione.

1915-1918 - Attività sospesa per motivi bellici, scioglimento della squadra.

1918 - Rinascita del club.

1918-1921 - Attività a carattere locale.

1921-1922 - 1º nella Seconda Divisione C.C.I. del Piemonte, 1º nel girone finale della Lega Nord. Campione nazionale cadetto (1º titolo). Vince le qualificazioni interdivisionali contro Vicenza e Treviso. Promosso in Prima Divisione.

1922-1923 - 9º nel girone B della Prima Divisione dopo spareggio con Spezia. Retrocesso in Seconda Divisione.

1923-1924 - 1º nel girone A della Seconda Divisione, 1º nel girone finale. Campione nazionale cadetto (2º titolo). Promosso in Prima Divisione.

1924-1925 - 13º nel girone B della Prima Divisione. Retrocesso in Seconda Divisione.

1925-1926 - 2º nel girone A della Seconda Divisione, che la Carta di Viareggio trasforma nella Prima Divisione Nord.

1926-1927 - 8º nel girone A della Prima Divisione Nord.

1927-1928 - 9º nel girone A della Prima Divisione Nord. Ripescato per riforma dei campionati.

1928-1929 - 4º nel girone B della Prima Divisione Nord. Non ammesso ai nuovi campionati nazionali.

1929-1930 - 1º nel girone B della Prima Divisione Nord. Promosso in Serie B. 2º nelle finali onorifiche.

1930-1931 - 17º in Serie B. Retrocesso in Prima Divisione Nord.

1931-1932 - 6º nel girone D della Prima Divisione Nord.

1932-1933 - 1º nel girone D della Prima Divisione Nord, 3º nel girone finale C. Ammesso d'ufficio in Serie B per allargamento quadri.

1933-1934 - 13º nel girone A della Serie B. Retrocessione annullata per riforma campionati.

1934-1935 - 15º in Serie B. Retrocesso in Serie C.

1935-1936 - 9º nel girone C della Serie C.

1936-1937 - 16º nel girone C della Serie C. Retrocesso sul campo, poi ripescato.

1937-1938 - 15º nel girone C della Serie C.

1938-1939 - 14º nel girone B della Serie C. Retrocesso in Prima Divisione.

1939-1940 - 5º nel girone C della Prima Divisione piemontese.

1940-1941 - ?º nel girone B della Prima Divisione piemontese. Ammessa in Serie C a completamento organici.

1941-1942 - 14º nel girone D della Serie C.

1942-1943 - 9º nel girone F della Serie C.

1943-1945 - Attività sospesa per motivi bellici. Mantiene la categoria di merito (Serie C) acquisita nella stagione 1942-1943.

1945-1946 - 8º nel girone H della Serie C della Lega Nazionale Alta Italia.

1946-1947 - 4º nel girone D della Serie C Lega Interregionale Nord.

1947-1948 - 14º nel girone B della Serie C Lega Interregionale Nord. Retrocesso in Promozione.

1948-1949 - 16º nel girone D della Promozione Lega Interregionale Nord. Retrocesso in Prima Divisione. Ottiene dalla FIGC l'autorizzazione a disputare i campionati lombardi invece che quelli piemontesi.

1949-1950 - 1º nel girone I della Prima Divisione Lombarda. Promosso in Promozione.

1950-1951 - 17º nel girone F della Promozione della Lega Interregionale Nord. Retrocesso in Prima Divisione.

1951-1952 - 6º nel girone L della Prima Divisione Lombarda. La Prima Divisione viene declassata.

1952-1953 - 1º nel girone I della Prima Divisione Lombarda. Ammesso in Promozione Regionale.

1953-1954 - 5º nel girone E della Promozione Lombarda.

1954-1955 - 14º nel girone E della Promozione Lombarda. Retrocesso in Prima Divisione.

1955-1956 - 2º nel girone G della Prima Divisione Lombarda.

1956-1957 - 1º nel girone G della Prima Divisione Lombarda. Promosso al Campionato Nazionale Dilettanti.

1957-1958 - 1º nel girone E lombardo del Campionato Nazionale Dilettanti. Promosso in IV Serie.

1958-1959 - 11º nel girone A della IV Serie.

1959-1960 - 2º nel girone A della Serie D.

1960-1961 - 3º nel girone A della Serie D.

1961-1962 - 15º nel girone A della Serie D.

1962-1963 - 17º nel girone A della Serie D. Retrocesso in Prima Categoria.

1963-1964 - 3º nel girone B della Prima Categoria piemontese.

1964-1965 - 1º nel girone B della Prima Categoria piemontese, perde gli spareggi promozione.

1965-1966 - 1º nel girone B della Prima Categoria piemontese, perde gli spareggi promozione. Ammesso in Serie D per completamento organici.

1966-1967 - 10º nel girone A della Serie D.

1967-1968 - 2º nel girone B della Serie D.

1968-1969 - 1º nel girone A della Serie D. Promosso in Serie C.

1969-1970 - 15º nel girone A della Serie C.

1970-1971 - 16º nel girone A della Serie C.

1971-1972 - 13º nel girone A della Serie C.

1972-1973 - 16º nel girone A della Serie C.

1973-1974 - 20º nel girone A della Serie C. Retrocesso in Serie D.

1974-1975 - 12º nel girone B della Serie D.

1975-1976 - 4º nel girone A della Serie D.

1976-1977 - 3º nel girone A della Serie D.

1977-1978 - 3º nel girone A della Serie D. Promosso in Serie C2.

1978-1979 - 14º nel girone A della Serie C2

1979-1980 - 8º nel girone A della Serie C2.

1980-1981 - 15º nel girone A della Serie C2, salvo grazie alla migliore classifica avulsa.

1981-1982 - 14º nel girone A della Serie C2, salvo grazie alla migliore classifica avulsa.

1982-1983 - 6º nel girone A della Serie C2.

1983-1984 - 8º nel girone A della Serie C2.

1984-1985 - 4º nel girone A della Serie C2.

1985-1986 - 13º nel girone A della Serie C2.

1986-1987 - 2º nel girone A della Serie C2. Promosso in Serie C1.

1987-1988 - 13º nel girone A della Serie C1.

1988-1989 - 14º nel girone A della Serie C1.

1989-1990 - 18º nel girone A della Serie C1. Retrocesso in Serie C2.

1990-1991 - 16º nel girone A della Serie C2. Retrocesso nell'Interregionale.

1991-1992 - 16º nel girone D dell'Interregionale. Retrocesso in Eccellenza Piemonte-Valle d'Aosta.

1992-1993 - 16º nel girone A dell'Eccellenza Piemonte-Valle d'Aosta, perde spareggio salvezza contro il Fulvius. Retrocesso in Promozione.

1993-1994 - 1º nel girone C della Promozione Piemonte-Valle d'Aosta. Promosso in Eccellenza Piemonte-Valle d'Aosta.

1994-1995 - 1º nel girone A dell'Eccellenza Piemonte-Valle d'Aosta. Promosso al Campionato Nazionale Dilettanti (C.N.D.).

1995-1996 - 11º nel girone B del C.N.D.

1996-1997 - 4º nel girone B del C.N.D.

1997-1998 - 14º nel girone A del C.N.D.

1998-1999 - 13º nel girone A del C.N.D..

1999-2000 - 3º nel girone A della Serie D.

2000-2001 - 4º nel girone A della Serie D.

2001-2002 - 17º nel girone A della Serie D. Retrocesso in Eccellenza Piemonte-Valle d'Aosta.

2002-2003 - 8º nel girone B dell'Eccellenza Piemonte-Valle d'Aosta.

2003-2004 - 2º nel girone B dell'Eccellenza Piemonte-Valle d'Aosta, vince primo turno playoff nazionali contro il Rivoli, perde secondo turno contro il Chiari.

2004-2005 - 3º nel girone A dell'Eccellenza Piemonte-Valle d'Aosta, perde i play-off contro il Chisola.

2005-2006 - 8º nel girone A dell'Eccellenza Piemonte-Valle d'Aosta.

2006 - Ai sensi delle nuove normative sulle società sportive non professionistiche, il Derthona F.B.C. diviene associazione sportiva dilettantistica.

2006-2007 - 1º nel girone B dell'Eccellenza Piemonte-Valle d'Aosta. Promosso in Serie D.

2007-2008 - 11º nel girone A della Serie D.

2008-2009 - 8º nel girone A della Serie D.

2009-2010 - 16º nel girone A della Serie D. Retrocesso e riammesso per completamento organici.

2010-2011 - 15º nel girone A della Serie D.

2011-2012 - 8º nel girone A della Serie D.

2012-2013 - 10º nel girone A della Serie D.

2013-2014 - 13º nel girone A della Serie D. Vince il play-out contro la Pro Dronero.

2014-2015 - 18º nel girone A della Serie D. Ripescato.

2015-2016 - 11º nel girone A della Serie D.

2016-2017 - Il Derthona FBC 1908 rinuncia a iscriversi alla Serie D, entra in quiescenza e successivamente dichiara fallimento. Nell'estate del 2017 l'Unione Sportiva Dilettantistica Villaromagnano, militante in Prima Categoria, cambia denominazione in Associazione Sportiva Dilettantistica HSL Derthona, ricevendo dalla tifoseria organizzata marchio e logo.

2017-2018 - 1º nel girone H della Prima Categoria Piemonte-Valle d'Aosta dopo spareggio. Promosso in Promozione. Vince la Coppa Piemonte di Prima Categoria.

2018-2019 - 1º nel girone D della Promozione Piemonte-Valle d'Aosta. Promosso in Eccellenza. Vince la Coppa Italia Promozione Piemonte.

2019-2020 - 1º nel girone B dell'Eccellenza Piemonte-Valle d'Aosta. Promosso in Serie D.

2020-2021 - 13º nel girone A della Serie D.

2021-2022 - 6° nel girone A della Serie D.

2022-2023 - 16° nel girone A della Serie D. Vince il PlayOut contro la Castanese.

2023-2024 - 15° del girone A della Serie D. Vince il PlayOut contro l'Alba.

2024-2025 - 12° nel girone A della Serie D.


Biblioteca Digitale Derthona
Inaugurata Sabato 19 gennaio 2019 a cura di Noi Siamo il Derthona, la Biblioteca Digitale Derthona (BDD) è il nuovo strumento a disposizione di chi vuole sapere "tutto" della storia del glorioso Derthona FbC 1908!
VideoStory Derthona
I Presidenti
1908-11: Luigi Bajardi
1911-12: Alessio Quaglia
1912-15: Giovanni Queirolo
1921-22: Edmondo Zavattari
1922-23: Pietro Bonissone
1923-24: Enrico Arezzi, Mario Agosta
1924-25: Mario Romita
1925-26: Francesco Tedeschi
1926-27: Pasquale Canegallo1927-28: Mario Agosta
1928-29: Carlo Torriglia, Carlo Poggio "comm. straordinario"
1929-30: Carlo Poggio, Marcello Bottazzi
1930-31: Marcello Bottazzi
1931-32: Arturo Bassi "comm. Straordinario"
1932-33: Franco Negro
1933-35: Innocenzo Goggi
1935-36: Gian Vincenzo Brizio
1936-37: Gian Vincenzo Brizio, Alessandro Agosta
1937-38: Alessandro Agosta
1938-39: Federico Ragni "comm. straordinario"
1939-40: Luigi Gramegna
1940-41: Aldo Croce
1941-42: Marco Bassi
1942-43: Carlo Di Mattei, Nicola Mondelli
1943-45: Carlo Mondelli
1945-47: Luigi Sacco
1947-49: Mario Mariani
1949-51: Nicola Mondelli
1951-52: Pier Fausto Orsi
1952-54: Nicola Mondelli
1954-55: Franco Franzanti
1955-61: Pio Franzosi
1961-62: Vittorio Franzosi
1962: commissione direttiva ("Pentarchia")
1962-70: Franco Nicola
1970-71: Luigi Meucci, Sergio Gianferrari
1971-72: Sergio Gianferrari
1972-73: Giannino Cattaneo
1973-76: Franco Figlios
1976-77: Enzo Pareti
1977-80: Carlo Borasi
1980-82: Paolo Raviola
1982-83: Carlo Borasi
1983-86: Vittorio Vinciguerra
1986-90: Eraldo Zanaboni
1990-92: Franco Nicola
1992-96: Emilio Frascolino
1996-98: Gian Maria Carboni
1998-04: Carmelo Quattrone
2004-07: Giovanni Icardi
2007-09: Gianluca Barabino
2009-10: Vittorio Massano, poi Stefano Banfo, poi Giuseppe Del Moro, poi Sergio Teducci
2010-11: Ambrogio Pelagalli
2011-12: Ugo Bariani, poi Ambrogio Pelagalli
2012-14: Flavio Tonetto
2014-16: Riccardo Sonzogni
2016-17: club inattivo
2017-18: Gianluca Sacchi
2018-22: Fabio Toso
2022-....: Cristiano Cavaliere
Gli Allenatori
1908-14: Lanata
1914-24: Natale Carlo Oddone
1924-25: Béla Révész, Natale Carlo Oddone
1925-26: Natale Carlo Oddone, Ottavio Piccinini
1927-31: Ottavio Piccinini
1931-32: Giovanni Battista Rebuffo
1932-35: Ottavio Piccinini
1935-37: Carlo Crotti
1937-38: Ottavio Piccinini e Carlo Crotti, poi Armando Bellolio
1938-39: Onorato Bonzani
1939-41: Pietro Forotti
1941-42: Pietro Forotti, poi Giovanni Chiesa
1942-43: Carlo Gianelli
1945-46: Giovanni Renati
1946-47: Giovanni Renati e Giovanni Chiesa
1947-48: Giovanni Battista Rebuffo, Ottavio Piccinini e Giovanni Chiesa, poi Carlo Crotti
1948-53: Giuseppe Stella
1953-54: Luigi Diamante
1954-55: Villani, Orlando Sain e Angelo Raccone
1955-56: Elvio Banchero, poi Mario Pietruzzi
1956-59: Mario Pietruzzi
1959-60: Mario Pietruzzi e Giovanni Battista Rebuffo
1960-61: Mario Pietruzzi
1961-62: Mario Pietruzzi, poi Luigi Soffrido
1962-63: Luigi Soffrido
1963-64: Pellini, poi Alfonso Borra
1964-66: Giovanni Mialich
1966-68: Domenico Cattaneo
1968-70: Ubaldo Narducci
1970-71: Giovanni Mialich, poi Carlo Cosola
1971-73: Cesare Campagnoli
1973-74: Cesare Campagnoli, poi Carlo Cosola
1974-75: Vincenzo Rigamonti, poi Raffaele Cuscela
1975-78: Piero Cucchi
1978-79: Giuseppe Trinchero, poi Ambrogio Pelagalli
1979-80: Ambrogio Pelagalli
1980-81: Giorgio Veneri
1981-82: Carlo Soldo
1982-83: Angelo Domenghini
1983-84: Valentino Persenda
1984-85: Angelo Domenghini
1985-86: Adriano Lombardi
1986-87: Angelo Domenghini
1987-90: Ambrogio Pelagalli
1990-91: Angelo Domenghini, dalla 13ª giornata Natalino Fossati
1991-92: Umberto Domenghini, dalla 17ª giornata Antonio Simoniello
1992-93: Umberto Domenghini, dalla 18ª giornata Giacomo Bonacina
1993-94: Luigi Manueli
1994-95: Luigi Manueli, dalla 12ª giornata Franco Della Donna
1995-97: Franco Della Donna
1997-98: Massimo Venturini, dalla 18ª giornata Vladimiro Zunino, dalla 32ª giornata Alessandro Sisti
1998-99: Sergio Gori, dalla 31ª giornata Renzo Semino
1999-01: Manuele Domenicali
2001-02: Pietro Villa, dall'11ª giornata Franco Allievi, dalla 15ª giornata Giacomo Bonacina, dalla 16ª giornata Pietro Villa, dalla 23ª giornata Antonio Simoniello
2002-03: Mario Benzi
2003-04: Andrea Icardi
2004-05: Renzo Semino
2005-06: Andrea Icardi
2006-07: Stefano Civeriati, dalla 29ª giornata Francesco Musumeci
2007-08: Felice Tufano, dall'8ª giornata Mario Benzi
2008-09: Giuseppe Fornara, dalla 15ª giornata Renzo Semino
2009-10: Paolo Diliberto, dalla 5ª giornata Giancarlo Benedini, dalla 7ª giornata Paolo Diliberto, dalla 9ª giornata Roberto Sorrentino, dall'11ª giornata Cristian Rolandi, dalla 16ª giornata Claudio Lusignani, dalla 17ª giornata Stefano Melchiori, dalla 27ª giornata Lorenzo Mazzeo
2010-11: Marco Falsettini, dalla 9ª giornata Claudio Lombardo, dalla 28ª giornata Stefano Melchiori
2011-12: Michelangelo Rampulla, dalla 17ª giornata Cristiano Bacci, dalla 35ª giornata Emanuele Balsamo
2012-13: Simone Banchieri
2013-14: Stefano Guidoni, dalla 1ª giornata Cisco Guida, dalla 3ª giornata Roberto Scarnecchia, dalla 13ª giornata Raúl Longhi, dalla 18ª giornata Roberto Scarnecchia
2014-15: Simone Banchieri, dalla 19ª giornata Manuele Domenicali, dalla 20ª giornata Fabrizio Daidola, dalla 27ª giornata Simone Banchieri, dalla 37ª giornata Emanuele Balsamo
2015-16: Giancarlo Calabria
2016-17: club inattivo
2017-18: Maurizio Vennarucci, dalla 1ª giornata Antonio Del Giacco, dalla 2ª giornata Francesco Mura, dalla 15ª giornata Luca Pellegrini
2018-19: Luca Pellegrini
2019-20: Luca Pellegrini
2020-21: Luca Pellegrini, dalla 24ª giornata Giovanni Zichella
2021-22: Giovanni Zichella
2022-23: Fabio Fossati, dalla 9ª giornata Marcello Chezzi, dalla 33ª giornata Fabrizio Daidola
2023-24: Fabrizio Daidola, dalla 27ª giornata Stefano Turi
2024-25: Stefano Turi
2025-26: Pietro Buttu