Coppa Italia: Oleggio - HSL Derthona 2-3

27-02-2019 23:58 -

OLEGGIO - HSL DERTHONA 2-3
RETI: 12' Russo (D), 19' Marjanovic (O), 34' Mutti (D), 16'st Mazzaro (D), 27'st Zoccheddu (O)

OLEGGIO: Tega, Budelli, Facchinetti, Caporale, Sironi, Salvigni, Poletti (31'st Tanzillo), Ardizzoia (30'st Maio), Marjanovic (25'st Asero), Zoccheddu, Mattioni (10'st Negri)
A DISP: Anastasi, Shaqja, Vacirca, Tripodi, Zuliano
ALL: Dossena

HSL DERTHONA: Decarolis, Repetto, Roncati, Canepa (24'st Pagano), Magné, Mazzola, Mandirola (15'st Mazzaro), Soumah (1'st Bardone), Mutti, Russo (9'st Merlano), Calogero (31'st Rizzo)
A DISP: Barbieri, Cattaneo, Cirafici, Massimiliani.
ALL: Pellegrini

AMMONITI: Asero (O), Mattioni (O), Maio (O), Decarolis (D), Canepa (D)

ARBITRO: Matteo Bevere della Sezione di Chivasso
ASSISTENTI: Matteo Rovere e Riccardo Vaglio Agnes di Biella

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L'articolo seguente è tratto da novara.iamcalcio.it

HSL, Hic Sunt Leones. E' proprio nel carattere del Derthona giocare con grande determinazione e proprio sul piano della determinazione la formazione alessandrina si è imposta, nell'andata dei quarti di Coppa Piemonte Promozione, al "Fortina e Zanolli" di Oleggio superando la squadra di casa per 3-2. Un risultato non impossibile da ribaltare al ritorno anche se servire un Oleggio più spavaldo per riuscire a far paura alla formazione di Pelligrini, costruita con nomi altisonanti com'è nella tradizione del calcio tortonese nel tentativo di riportare i bianconeri in categorie che competono alla storia del Derthona. Incertezze gravi Una sconfitta interna è sempre pesante, soprattutto nelle gare di Coppa quando le reti segnate fuori casa valgono doppio. Ma le attenuanti ci sono per la formazione novarese che ora dovrà presentarsi in terra alessandrina con l'ambizione di segnare almeno due reti: prima di tutto le non perfette condizioni in cui la squadra di Dossena è arrivata a questo appuntamento, con tanti giocatori ai box o tenuti a riposo e altri non al meglio della condizione ma comunque in campo; e poi l'imminente sfida che domenica opporrà ai novaresi, spediti in vetta alla classifica dal Giudice Sportiva, alla Fulgor Valdengo, più diretta sfidante nella corsa al campionato, obiettivo primario in casa "orange". Ad onor del vero anche i tortonesi non si presentano ad Oleggio in formazione tipo, con alcuni dei propri migliori elementi lasciati fuori dagli undici iniziali, ma la voglia di vincere che i bianconeri mettono sul tappeto sintetico dello stadio oleggese spinge subito all'attacco la formazione ospite che nei primi minuti saggia, con Russo e Mutti, i riflessi di Tega. Pericoloso è anche l'Oleggio al 3' con una punizione di Caporale che taglia tutta l'area di rigore senza che nessuno riesca a toccare sotto misura per beffare De Carolis. All'8' il Derthona trova un varco per infilare la corsa di Mandirola in contropiede, l'esterno d'attacco controlla male il pallone in area ma riesce ugualmente a servire l'accorrente Russo che al volo in bello stile non trova la porta oleggese. Al 13' Caporale dal limite scalda le mani di De Carolis che non arrischia la presa ma sul rovesciamento di fronte Russo alza la testa e, visto Tega troppo fuori dai pali, da centrocampo lo beffa con una palombella che il portiere di casa può solo guardare infilarsi in rete. La botta è pesante per l'Oleggio che vacilla, al 17' Mutti aggira un disorientato Sironi sul lancio dell'onnipresente Russo ma il pallonetto dell'attaccante, sull'uscita avventata di Tega, non trova la porta sguarnita. L'Oleggio fatica a presentarsi dalle parti dell'area alessandrina ma al 19' Facchinetti si traveste da TGV percorrendo tutta la corsia mancina prima di crossare teso per il tocco vincente di Marjanovic che ristabilisce la parità. Dura poco l'equilibrio perché al 33' gli ospiti si riportano avanti: è troppo facile per Calogero pescare dalla trequarti la testa di un mobile Mutti che anticipa secco Salvigni battendo sul primo palo l'incerto Tega, ancora una volta partito in ritardo. La "garra" del centrocampo bianconero fa la differenza, dando la possibilità agli attaccanti alessandrini di avere costanti rifornimenti da trasformare in occasioni da gol: al 41' Russo scarica al volo un pallone in uscita dall'area trovando l'opposizione col corpo di Salvigni, la palla viene ripresa da Soumah la cui conclusione sibila vicino al palo. Il portiere oleggese ha modo di riscattare un brutto primo tempo al 44', Mutti è fulmineo nella girata a rete alla quale Tega si oppone, deviando il pallone che va a sbattere contro la traversa.
C'è speranza Calano i ritmi di entrambe le formazioni nella ripresa anche se il Derthona resta comunque più incisivo rispetto ad un Oleggio che ha qualche occasione per riaprire il match che però puntualmente sciupa in fase di finalizzazione come succede dopo pochi secondi a Poletti, troppo lento nel concludere in porta da buona posizione. Al 4' il monumentale Russo recupera una palla che sembrava persa andando a contrasto con Tega, che si addormenta al momento di rinviare ma riesce ad opporsi con bravura alla conclusione dell'avversario da posizione defilata. Tanti i cambi operati dai due tecnici per ridare fiato ai propri giocatori ma il jolly lo pesca Pelligrini che inserisce al 15' Mazzaro ripagato pochi secondi dopo dall'argentino che trova un varco sulla destra da dove scarica una botta imprendibile per Tega che, di fatto, sembra chiudere partita e confronto diretto. Se l'Oleggio potrà sperare di andare a giocarsi la qualificazione in trasferta tra circa un mese lo deve alla giocata di Zoccheddu al 27': il giovane esterno novarese sciorina una giocata da applausi entrando in area spostando velocemente il pallone dal destro al sinistro e viceversa per saltare due avversari e battere a rete di rara potenza lasciando di stucco De Carolis che non accenna neanche alla parata. Il 2-3 non accontenta le due squadre che hanno entrambe l'occasione di segnare ancora: al 42' Merlano aggira il portiere di casa ma il suo tiro viene salvato sulla linea da Sironi che nell'occasione anticipa anche il sornione Mazzaro; sul fronte opposto giusto al 90' Asero batte velocemente una punizione favorendo il movimento di Caporale, cross teso che viene impattato in piena fronte da Budelli terminando a pochi centimetri dalla traversa a portiere immobile.